Blog di Antonio Vigilante

A scuola con la mindfulness


E' uscito il mio ultimo libro: A scuola con la mindfulness. Riflessioni ed esercizi per portare l'Educazione Basata sulla Consapevolezza nella scuola italiana, Terra Nuova. Parte da qui:

La violenza esiste. Ognuno di noi l’ha vissuta sulla sua pelle, in una forma o nell’altra, l’ha vista, sentita, subita, o toccata attraverso il racconto, l’immagine, il suono. Ognuno di noi l’ha esercitata, in una forma o nell’altra. Siamo nella violenza. Da secoli costruiamo inferni per noi e per gli altri. Perché? La presenza della violenza mi interroga, mi inquieta, mi indigna. Perché si violenta, si uccide, si degrada l’altro? Perché si riduce un essere vivente a cosa? Perché si crea il nemico e lo si massacra?
Non ho risposte certe, ma solo ipotesi. Può essere che la specie umana sia violenta per natura, che la violenza sia radicata nelle nostre non troppo lontane origini animali, può essere che siamo, in fondo, predatori specializzati nel predare all’interno della nostra stessa specie. Può essere che la violenza sia legata a certe organizzazioni socio-economiche, che nasca con la divisione della proprietà, e che sia destinata a finire con la fine della proprietà. Può essere che la violenza sia il portato di alcune visioni culturali, che spingono all’odio del nemico, al fanatismo, all’esaltazione. E può essere che siano vere tutte queste ipotesi insieme.
Una cosa è certa, però, perché può verificarla ognuno. Il processo che porta ad odiare, violentare, uccidere, nasce dentro di noi. Nessuno sfugge, almeno per qualche tempo, al suo inferno interiore: paura, rabbia, vergogna, odio, rancore, voglia di vendetta. E’ da questo inferno interiore che nasce l’inferno esteriore della violenza. E questo inferno interiore non è una cosa che, semplicemente, accade. Possiamo farci qualcosa. Possiamo osservarlo, diventarne consapevoli, analizzarlo; e per questa via uscirne, essere altro dal nostro inferno.
Probabilmente avremo una società meno violenta quando le risorse saranno distribuite in modo equo, quando il potere sarà di tutti, quando non ci saranno più religioni che incitano all’odio. Ma la mia possibilità di intervenire su queste cose è molto limitata. Quello che posso fare, come individuo, è investigare l’inferno dentro di me e cercare le vie migliori per uscirne; e come insegnante ed educatore, aiutare i miei studenti a fare lo stesso.
E’ per questo che medito. Ed è per questo che scrivo questo libro.